L’Abhyanga è una delle pratiche più antiche e benefiche della tradizione ayurvedica. Si tratta di un automassaggio con oli erboristici caldi, eseguito con movimenti lenti e ritmici, che aiuta a riequilibrare i dosha (Vata, Pitta e Kapha), promuovendo salute e benessere. Questo trattamento non si limita al rilassamento muscolare, ma nutre in profondità i tessuti, migliora la circolazione e favorisce l’eliminazione delle tossine, rendendolo una pratica fondamentale della routine quotidiana ayurvedica (Dinacharya).
L’importanza dell’Abhyanga nella tradizione ayurvedica
Nei testi classici dell’Ayurveda, come il Charaka Samhita, l’Abhyanga viene descritto come uno strumento di prevenzione e longevità. Secondo la visione ayurvedica, la pelle è strettamente connessa ai canali energetici (Srotas) e al sistema linfatico che svolgono un ruolo chiave nell’eliminazione delle tossine (Ama). L’automassaggio quotidiano aiuta quindi a mantenere il corpo libero da impurità, riduce la secchezza della pelle e rafforza il sistema immunitario.
Questa pratica è particolarmente utile per riequilibrare il dosha Vata che tende ad aumentare con l’età, in Inverno, situazioni di stress e ritmi di vita frenetici. Tuttavia, con la scelta dell’olio adatto, l’Abhyanga può essere personalizzato anche per chi ha costituzioni Pitta o Kapha.
I benefici dell’Abhyanga
Eseguire regolarmente l’Abhyanga porta numerosi benefici sia a livello fisico che mentale:
- Purificazione del corpo: aiuta a eliminare tossine e impurità grazie alla stimolazione del sistema linfatico.
- Miglioramento della circolazione sanguigna: favorisce il flusso di ossigeno e nutrienti nei tessuti.
- Nutre e idrata la pelle: mantiene la pelle morbida, luminosa e ben nutrita.
- Riduce stress e ansia: la pressione ritmica calma il sistema nervoso, riducendo gli effetti dello stress cronico.
- Migliora la qualità del sonno: aiuta a riequilibrare il ritmo circadiano, favorendo un sonno profondo e ristoratore.
- Rinforza il sistema immunitario: stimola la produzione di anticorpi e aumenta la resistenza alle malattie.
- Migliora la flessibilità muscolare e articolare: riduce rigidità e dolori, aumentando la mobilità.
Come praticare l’Abhyanga
L’automassaggio dovrebbe essere praticato quotidianamente e preferibilmente al mattino prima della doccia. Ecco una guida dettagliata per eseguirlo al meglio:
- Preparazione
- Scegli un olio adatto al tuo dosha:
- Vata: Olio di sesamo (nutriente e riscaldante).
- Pitta: Olio di cocco (rinfrescante e calmante).
- Kapha: Olio di senape o sesamo (riscaldante e stimolante).
- Riscalda leggermente l’olio a bagnomaria (deve essere tiepido, non bollente).
- Trova un ambiente tranquillo e confortevole, magari con musica rilassante e aromaterapia.
- Applicazione dell’olio
- Siediti comodamente e versa una piccola quantità di olio nelle mani.
- Inizia dalla testa (Shiro Abhyanga) e massaggia il cuoio capelluto con movimenti circolari.
- Prosegui su viso e orecchie, utilizzando movimenti delicati.
- Massaggia il collo, le spalle e le braccia con movimenti lunghi e fluidi.
- Sulle articolazioni utilizza movimenti circolari.
- Massaggia l’addome con movimenti circolari in senso orario.
- Prosegui sulle gambe con movimenti lunghi.
- Termina con i piedi, massaggiando con cura la pianta e le dita.
- Tempo di assorbimento
- Lascia agire l’olio sulla pelle per qualche minuto (la regola vorrebbe 15-20 minuti per consentire l’assorbimento profondo nei tessuti).
- Durante questo tempo puoi dedicarti a una breve meditazione o ascolto consapevole del respiro (Pranayama).
- Doccia o Bagno
- Fai una doccia calda per rimuovere l’olio in eccesso senza usare saponi.
- Usa uno shampoo delicato per i capelli (attenzione alla testa e gli occhi che non amano acqua troppo calda).
- Puoi utilizzare una farina di ceci o una polvere ayurvedica per detergere la pelle delicatamente. Oppure strofinare gentilmente un panno in cotone naturale.
Quando e come effettuare l’Abhyanga
Sebbene l’Abhyanga sia generalmente benefico per tutti ci sono alcuni momenti in cui è meglio evitarlo o adeguarlo alle esigenze del momento:
- Durante la febbre o stati infiammatori acuti: la pelle (il nostro organo più esteso) potrebbe non essere in grado di metabolizzare l’olio e aumentare lo stato infiammatorio.
- Durante il ciclo mestruale abbondante: può aumentare il flusso sanguigno.
- In gravidanza: si consiglia di consultare un esperto ayurvedico prima di eseguire l’Abhyanga.
- Dopo i pasti: è preferibile farlo a stomaco vuoto per evitare interferenze con la digestione.
L’Abhyanga non è solo un massaggio, ma un vero e proprio rituale di cura di sé che porta equilibrio, armonia e benessere profondo. Inserirlo nella routine quotidiana (Dinacharya) aiuta a mantenere la salute fisica ed emotiva, migliorando la connessione con il proprio corpo.
Questo semplice gesto di amore può trasformare profondamente il tuo benessere a lungo termine.